Comincia oggi la nuovissima rubrica #FoodAdventure. Ospiterà percorsi gastronomici, nel segno dell’avventura, alla scoperta dei modi di vivere, sorridere e mangiare di tutti gli angoli del pianeta… o almeno fin dove Bilanciamo riuscirà a spingersi!
Per questa prima parte ospitiamo la blogger Manuela Ricci che ci guiderà nel percorso meraviglioso del suo ultimo viaggio cominciato in Argentina. Abbiamo già tracciato la strada con i precedenti articoli sul Mate e su Ariel Svoboda. Non vi sveliamo altro. Sarà Manuela, settimana dopo settimana, a prenderci per mano e raccontarci le meraviglie che hanno visto i suoi occhi (è suo il reportage fotografico) e trasmetterci i sapori ed i profumi di questa terra dall’altra parte del globo.
Gusto e benessere dal mondo
Prima parte: Buenos Aires
Il mio arrivo nella meravigliosa città di Buenos Aires è stato accolto da un sole splendente e da una temperatura che subito mi ha anticipato l’estate… (considerando che mi trovavo, come stagione, alle porte dell’autunno). Un giro orientativo della città, con una guida preparatissima e subito respiro l’anima latina della città. L’arrivo in hotel, centralissimo, con un bellissimo centro benessere e ristorante di livello fanno la differenza dopo 13 ore di volo.
L’appuntamento è al ristorante per il lunch: servono bellissimi e gustosissimi piatti che sono assolutamente allineati al mio stile di vita salutare e privo di eccessi. Carne argentina servita con una purea di ceci e delle cipolle rosse caramellate… cosa volere di più ?
In una città come questa, ricca di contrasti, anche nel cibo si incontrano tante diversità, dalla tipica carne argentina cotta alla brace al pesce di fiume e di mare.
Curiosità: la carne per averla di media cottura deve essere richiesta quasi al sangue, altrimenti arriva super cotta!
Moltissimi sono i piatti a base di merluzzo, frutti di mare e quelli elaborati che hanno come base la “centolla” praticamente la nostra granseola. Viene cotta al vapore e sminuzzata per essere servita o con una salsa a base di yogurt oppure mixata con dei gamberi.
Nei miei viaggi, uno dei miei maggiori interessi, ruota attorno agli usi e costumi in fatto di cucina: mi piace provare le specialità del luogo in cui sono, ma una delle cose principali è che questi assaggi devono comunque soddisfare il benessere.
Una cucina particolarmente elaborata, troppo grassa e poco salutare, soprattutto in viaggi di lunga durata, non è consigliabile. In Argentina questo problema non c’è assolutamente perché la tradizione ruota attorno ad alimenti semplici e cotture poco elaborate.
Un altro punto di forza delle abitudini alimentari è il consumo del Mate, un infuso a base di Yerba Mate, pianta ricchissima di “proprietà miracolose”. Per la preparazione se ne versa una modesta quantità all’interno di una piccola zucca fatta essiccare, si aggiunge acqua calda e si beve con una cannuccia con filtro incorporato, denominata “bombilla”.
Sorseggiare questo infuso è un vero e proprio leit motiv delle giornate del “popolo argentino” ed ha acquisito lo stato di un vero e proprio rituale:
In riunioni di famiglia, serate tra amici o anche incontri di lavoro, tutti sorseggiano l’infuso dalla stessa zucca e dalla stessa cannuccia. (NDR il nostro autista aveva sempre con se zucca, thermos con acqua calda e bombilla e condivideva il Mate con la nostra guida nei momenti di pausa)
“Strappi alla regola” nella cucina Argentina
Si tratta di piatti molto tipici e quindi si è quasi “costretti” a cedere alla tentazione!
Le famose “Empanadas”, una sorta di fagottino di sfoglia, ripiena di carne o verdure, fritta in olio bollente ed il tipico e dolcissimo “Dulce de leche”, somigliante moltissimo alla caramella mou. Viene utilizzata come base per dolci oppure per guarnire crepes o gelati o addirittura viene servita assoluta accanto a dolci di vario genere.
A questo punto Buon Viaggio e Buon Appetito !
(Manuela Ricci – Marzo 2016)